venerdì 24 giugno 2011

Recensione - Possessione. Una storia romantica

Titolo: Possessione. Una storia romantica
Titolo Originale: Possession - A romance
Autore: Antonia S. Byatt
Traduzione: A. Nadotti - F. Galuzzi
Editore: Einaudi Tascabili
Anno di Pubblicazione: 1990
Pagine: 509 pp.
Costo di Copertina: 15,00 euro

Roland Mitchell scopre in un libro appartenuto al poeta vittoriano Randolph Henry Ash due minute di una lettera indirizzata a una donna. Il tono della lettera lascia trapelare un amore insospettato. Roland scopre l'identità della donna, una poetessa e coinvolge nelle sue ricerche la collega Maud Bailey. Roland e Maud ripercorrono i passi della donna e dell'uomo vissuti un secolo prima ricostruendo una vicenda che ben presto diventa la loro. "Possessione" ha vinto il Booker Prize, premio assegnato ogni anno al miglior romanzo britannico.


"Si rifugiavano nel silenzio. Si toccavano senza far commenti, né progressi. Una mano su una mano, un braccio vestito che si posa su un braccio. Una caviglia che sfiora una caviglia, mentre sono seduti in spiaggia, e non viene ritratta" 


L'ho letto, la prima volta, diversi anni fa dopo aver noleggiato l'omonimo film del regista Neil LaBute.
Il romanzo è composto da due storie che si svolgono in epoche diverse, con i quattro personaggi chiave, in qualche modo, collegati tra loro. Londra, 1986 - London Library. Roland Michell, un ricercatore assistente (americano) del British Museum, trova, accidentalmente, le brutte copie di una lettera indirizzata ad una donna misteriosa. Il libro, Principi di Scienza di Vico, è appartenuto al poeta Randolph Henry Ash, di cui si sta' festeggiando l'anniversario delle sue poesie d'amore. Quelle lettere, sconcertanti per il loro contenuto, mandano all'aria la concezione di un uomo dedito esclusivamente alla propria moglie. Roland, incuriosito dalla scoperta fatta, sottrae di nascosto le lettere autentiche ed inizia ad indagare.Scoprirà la destinataria della lettera, una poetessa di nome Christabel LaMotte, e coinvolgerà nelle ricerche anche la collega Maud Bailey (discendente della poetessa). Ripercorrendo i passi dei due poeti, Roland e Maud ricostruiscono e rivivono la storia d'amore del passato.
I salti temporali, dalla Londra contemporanea a quella vittoriana (e viceversa), sono intervallati da diverse poesie composte da Ash e LaMotte. Sarò sincera. Inizialmente ero convinta che Randolph Henry Ash fosse esistito veramente (immaginatevi di perlustrare a fondo la sezione di letteratura inglese della biblioteca). Questo per farvi capire quanto il libro possa catturare il lettore. La presenza di numerose descrizioni, molto particolareggiate, rende la lettura piuttosto lenta e, a tratti, un pochino "noiosa". Tuttavia, la ricerca della verità sulla vita dei due poeti, attraverso la scoperta di lettere, diari e molto altro, riesce a catturare l'attenzione di chi legge.

Tempo di lettura: 3 giorni
Voto: ✗✗✗✗✗
Antonia S. Byatt (ma il suo vero cognome è Drabble) è nata a Sheffield, in Inghilterra, nel 1936. Laureata in Lettere, ha intrapreso la carriera accademica, insegnando Letteratura Inglese prima alla Central School of Art and Design e poi, dal 1972, allo University College di Londra. Studiosa della letteratura romantica e vittoriana, ha scritto molti saggi e ha partecipato a molti programmi culturali della Bbc. Dal 1983 ha abbandonato l'insegnamento per dedicarsi interamente all'attività letteraria e saggistica. Ha esordito alla narrativa nel 1964, col romanzo L'ombra del sole. Ha quindi pubblicato Il gioco (1967), La vergine in giardino (1978), Natura morta (1985), Zucchero e altre storie (1987), Possessione (1990), Angeli e insetti (1992), Il genio nell'occhio d'usignolo (1994), La torre di Babele (1997).

1 commento:

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