martedì 1 marzo 2016

{Book Blitz + Giveaway} Submission Specialist (Still a Bad Boy #2) di Ada Scott



Il martedì, si sa, è il giorno successivo al più traumatico della settimana e a questo proposito sono felice di potervi allietare, nonostante avessi in programma di far uscire il post ieri mattina, con la presentazione del nuovo romanzo di Ada Scott uscito giusto venerdì scorso. Si tratta di Submission Specialist, secondo capitolo della serie Still a Bad Boy (la scheda al primo volume, qui), un new adult carico di suspense e di romanticismo.

Submission Specialist
Ada Scott
(Still a Bad Boy #2)
Data di pubblicazione: 26 febbraio 2016
Genres: New Adult, Romance, Suspense
Invece del Principe Azzurro, ho avuto Lui.

Skylar

Ho promesso che mi sarei preservata per la mia prima notte di nozze.

Ovviamente, non sapevo che sarebbe stato un finto matrimonio con un lottatore MMA di pesi massimi. Non potevo sapere quanto bene ci si sentisse ad essere inchiodati sotto tutti quei muscoli e tatuaggi, dimenarsi, ansimando, e anche gemendo in estasi.
Nessuno di noi sa quanto profondamente è stato coinvolto con la mafia.
Quando manca loro di rispetto, pensano di potere usare me per punire lui.
Si sbagliano.
E' un carro armato in forma umana.
E sta arrivando per me.

Austin

Gli uomini si battono all'interno del ring, le donne cedono al di fuori di esso. Questa è sempre stata la mia specialità.

Ho scelto Skylar perché lei era così innocente. Una brava ragazza come lei avrebbe potuto aiutare a vendere la mia immagine riformata al pubblico. Corromperla e lasciarla rovinata per ogni altro uomo sarebbe stata finora la mia più calda conquista.
Ma ho trovato in Skylar molto più di questo. Chi avrebbe mai pensato che la prima donna con cui ho voluto giacere più di una volta sarebbe diventata mia moglie?
Ora pensano di poter portare via ciò che è mio?
Anche se devo uccidere fino all'ultimo membro della Famiglia Criminale Bertolini…
Sto arrivando per lei.
EXCERPT:
I felt like I was sitting inside my own head watching a movie play out as I dropped the remains of my apple in the trash and headed towards the Tier-1 fighters’ area. Uncle Malcolm wasn’t here to show me what to do. All I had was less than a year of study and a general appreciation of massages to rely on. It would have to do.
The Tier-1 wing had a guard at the door who looked mean enough to actually fight for NHBFC, but he let me through when he saw my uniform and heard that Gordon had sent me at Henry’s request. The hallway behind said door was just as chaotic as the ones I’d just left, but for a completely different reason.
With a smaller group of fighters to look after, and an already smaller staff diminished by illness, it was the MMA groupies making the most noise over here. Clusters of some of the most stunning girls currently in the city hovered around their favorite fighters’ doors, giggling and talking loudly. It wasn’t official of course, but the guard knew only to let in the best of the best.
The intensity of their beauty only served to make me feel self-conscious, as I awkwardly nudged my way through them to Austin’s door. Most of them were taller than me and the tops they wore made absolutely sure to show off their breasts, at my eye-level, to maximum effect.
They made me feel like a potato in a diamond display case as I sheepishly knocked on the door. A few moments later an older guy, Austin’s coach, snatched the door open.
“I told you bitches he isn’t ready yet!”
“Uh, Gordon sent me? Henry said you-”
“Oh, right, yeah. He’s just in the shower-”
The groupies in earshot all squealed and started talking at once.
“You come in, he’ll be ready in a second, I’m stepping out. Lock it behind you. Which of you girls wants to do me a special favor so I put a good word in for you with The Killer?”
I squeezed past him as a chorus of “I do!” “I will” rang out behind me. One of them said “How come the cleaning lady gets to go in?” Another said, “I’ll deepthroat your-” just as the door clicked shut.
Stepping into a Tier-1 dressing room after working on the other side for so long was like stepping into first-class on an airplane after only ever flying coach. They had all the same stuff that we had, but instead of bare concrete, there was actual paint on the walls, a permanent massage table, a brand new heavy punching bag hung from the ceiling on a chain. Plenty of bells and whistles.
Steam poured out of a cracked-open door and I could hear a shower running. I walked over and paused by the door, before knocking even more tentatively than I had on the other one.
“Austin? I’m here for the-”
“I told Ross to tell you I wasn’t ready!” he yelled out.
“Uh… no I’m not… uh… I work here? Henry said you needed a massage?”
“Oh, yeah. I’ll be right out.”
The sound of running water stopped and I caught a flash of movement in the steamed-up mirror through the opening. Quickly, I turned and faced the other way, ashamed at the flush of excitement that came unbidden and made me bite my bottom lip without thinking about it.
After a couple minutes I felt the waft of air as the door was pulled open behind me, and turned to face him. Standing there, wearing only a towel, with beads of water dripping down his neck and torso from his hair, was fan (and my) favorite, Austin “The Killer” Aquila.
That perfectly sculpted body looked like it was made from granite by an artist with an eye for sin, then decorated with ink in designs that curled all over. His thick arms had contours that drew my eyes up to his broad shoulders, and then sent them down across his pecs and over each and every bump of his abs.
His lower abdominals formed lines that narrowed as my eyes roamed lower… lower… lower until the visual ride was abruptly cut off by the towel, which he held up by one hand.
I looked up and heard my jaw click shut when our eyes met. I only hoped I’d closed my mouth before I drooled. If I was looking at him like a piece of art, he was looking at me like a piece of food, and it took all my willpower not to find a plate to climb on to.
All heavyweights have a certain presence. It would be hard not to when you’re a tank that has briefly assumed human form, but Austin had presence that almost seemed to make the air crackle between us and around him. His eyes, they were looking at me in a way that would give my dad a stroke. That brought me partway back to reality.
“Um… over there?” I pointed at the massage table.
“You sure you work here?” he asked.
“Yeah, I… I normally work in Tier-2…”
Austin closed the distance between us and leaned down towards me. My heart tried to jump up my throat to get a better view out my mouth at all that solid muscle so close to me, and my ability to breathe be damned.
“Because, if you’re another girl that stole a uniform just to get in here… well, I’ll have to do to you what I did to her.”
A drop of water fell from his head and landed on my ear, making me flinch. The scent of soap and the faint musk of him filled my lungs as I took a deep breath to offer whatever reassurance I could.
“I promise I work here,” I squeaked.

ESTRATTO:
Mi sentivo come se fossi seduta all'interno della mia testa guardando un film fuoricampo tanto che lasciai cadere i resti della mia mela nella spazzatura e mi diressi verso la zona combattimento Tier-1. Lo zio Malcolm non era qui per farmi vedere cosa fare. Tutto quello che avevo era meno di un anno di studio e un campionario generale di massaggi su cui contare. Questo avrei dovuto fare.
L'ala Tier-1 aveva una guardia alla porta che sembrava abbastanza buona per combattere in realtà per NHBFC, ma mi lasciò passare quando vide la mia uniforme e sentì che Gordon mi aveva mandato su richiesta di Henry. Il corridoio dietro quella porta era altrettanto caotico come quelli che avevo appena lasciato, ma per un motivo completamente diverso.
Con un piccolo gruppo di combattenti di cui occuparsi, e un personale già ridotto diminuito per malattia, erano le MMA groupies che facevano più rumore qui. Alcuni gruppetti delle ragazze più belle in città s'aggiravano attorno alle porte dei loro lottatori preferiti, ridacchiando e parlando ad alta voce. Non era ufficiale naturalmente, ma la guardia sapeva solo far entrare il meglio del meglio.
L'intensità della loro bellezza servì solamente a farmi sentire impacciata, così mi feci strada attraverso loro sgomitando imbarazzata sino alla porta di Austin. La maggior parte di queste era più alta di me e indossavano dei top assolutamente certe di mostrare i loro seni, al livello dei miei occhi, per ottenere il massimo effetto.
Mi fecero sentire come una patata in una vetrina di diamanti così bussai timidamente alla porta. Pochi istanti dopo un ragazzo più vecchio, il coach di Austin, afferrò la porta aperta.
“Ve l'ho detto puttane che non è ancora pronto!”
“Uh, mi ha mandata Gordon? Henry ha detto che-”
“Oh, giusto, si. E' solo sotto la doccia-”
Tutte le groupies a portata d'orecchio squittirono e cominciarono a parlare in una sola volta.
“Entra, sarà pronto in un secondo, io starò fuori. Bloccala dietro di te. Chi di voi ragazze vuole farmi un favore speciale così che io possa mettere una buona parola per voi con Il Killer?”
Mi sono infilata superandolo mentre un coro di  “Sì!” “Lo farò” risuonava dietro di me. Una di loro disse “Come mai la donna delle pulizie è andata dentro?” Un'altra disse, “Sarò la tua Gola Profonda-” proprio quando la porta si chiuse con uno scatto.
Entrare nello spogliatoio Tier-1 dopo aver lavorato sull'altro lato per così tanto tempo è stato come entrare nella prima classe di un aereo dopo aver volato solamente con l'istruttore. Avevano tutti le stesse cose che avevamo noi, ma anziché il solito calcestruzzo a vista, c'era della vernice attuale alle pareti, un lettino per massaggi permanente, un nuovo pesante sacco da box di marca pendeva dal soffitto appeso alla catena. Un sacco di campane e fischietti.
Il vapore si riversava fuori dalla porta aperta e ho potuto sentire una doccia in funzione. Camminai e mi avvicinai alla porta, prima di bussare ancor più timidamente di quanto fatto all'altra.
“Austin? Sono qui per il-”
“Ho detto a Ross di dirti che non ero pronto!” urlò.
“Uh… no io non… uh… lavoro qui? Henry ha detto che avevi bisogno di un massaggio?”
“Oh, si. Esco subito.”
Il suono dell'acqua corrente si fermò e colsi un fulmineo movimento tra il vapore sullo specchio attraverso l'apertura. Velocemente, mi voltai a fissare da un'altra parte, arrossendo di vergogna per la spontanea eccitazione e mordendomi il labbro inferiore senza pensarci.
Dopo un paio di minuti sentii un soffio d'aria non appena la porta venne aperta dietro di me, e mi girai verso di lui. In piedi, con indosso solo un asciugamano, con perline d'acqua che gocciolavano dai capelli bagnati lungo il suo collo e il suo torace, ero una fan (e il mio) preferito, Austin “Il Killer” Aquila.
Quel corpo perfettamente scolpito sembrava come se fosse stato creato nel granito da un artista con l'occhio per il peccato, poi decorato di disegni d'inchiostro che si arricciavano dappertutto. Le grosse braccia avevano contorni che attiravano i miei occhi fino alle sue spalle larghe, e poi li inviai giù attraverso i suoi pettorali e su ciascun dosso dei suoi addominali.
I suoi addominali inferiori formavano linee che si restringevano mentre i miei occhi vagavano più giù… più giù… più giù sino a quando la corsa visiva non è stata arrestata bruscamente dal velo, che teneva con una mano.
Alzai gli occhi e sentii la mia mascella chiudersi di scatto quando i nostri sguardi s'incontrarono. Speravo solo di riuscire a chiudere la mia bocca prima di sbavare. Se io lo guardavo come un pezzo d'arte, lui mi guardava come un pezzo di cibo, e ci volle tutta la mia forza per non salire sulla lastra.
Tutti i pesi massimi hanno una certa presenza. Sarebbe difficile non esserlo quando sei un carro armato che ha brevemente assunto forma umana, ma Austin aveva una presenza che sembrava quasi rendere crepitante l'aria attorno a noi e attorno a lui. I suoi occhi, che mi guardavano in un modo che avrebbe causato un infarto a mio padre. Questo mi ha portato parzialmente lontano dalla realtà.
“Um… laggiù?” Mi indicò il lettino dei massaggi.
“Sei sicura di lavorare qui?” chiese.
“Sì, Io… Normalmente lavoro al Tier-2…”
Austin sciolse la distanza tra noi e si chinò verso di me. Il mio cuore cercava di saltarmi in gola per avere una migliore visione di tutta quella massa muscolare così vicina a me, e la mia capacità di respirare è stata dannata.
“Perché, se sei solo un'altra ragazza che ha rubato una divisa solo per arrivare qui… beh, dovrò fare per te quello che ho fatto per lei.”
Una goccia d'acqua cadde dalla sua testa ed atterrò sul mio orecchio, facendomi indietreggiare. Il profumo di sapone e il lieve muschio di lui riempivano i miei polmoni mentre prendevo un respiro profondo per offrire tutta la rassicurazione che potevo.
“Prometto che lavoro qui,” strillai.

(Traduzioni a cura di Morgana per il blog Over the hills and far away.
Se volete prelevarle ricordate di mettere i crediti. Mi scuso per eventuali erroracci)

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Biografia dell'Autore:
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Un'ex fannullona d'ufficio, un'ex infermiera, ora impiego ogni momento a fare quello che amo, la creazione e la pubblicazione di queste storie piccanti suoi cattivi ragazzi della mafia, club motociclistici, e mma che mi rendono, e spero anche a voi, deboli le ginocchia! Ovunque un cattivo ragazzo può essere trovato, sarò lì a prendere appunti e a renderlo ancora più sexy :)

Ospitato da:
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